Elvis On Tour

Gli States sono grandi, enormi... immaginiamoci cosa significa organizzare un tour per tutti gli Stati Uniti e poi partire sul serio....
Pensiamo alle enormi difficoltà da superare... problemi da risolvere, inconvenienti dell'ultimo momento....
Immaginiamo cosa significa spostare tutte le attrezzature  che servono, i musicisti, la band, i coristi... tutte le cose che servono all'artista protagonista come nel caso di Elvis, il suo staff, gli amici ecc
Naturalmente più di una volta sarà capitato di sostituire musicisti con altri perché impossibilitati a muoversi come nel caso degli Imperials sostituiti dal dall'ex Jordanaires Hugh Jarrett, come al posto di James Burton fu messo Eddie Hinton. Come elementi  dell'orchestra di Joe Guercio venivano rimpiazzati da altri musicisti e nonostante tanti cambiamenti si doveva alla fine trovare il feeling giusto per creare una buona squadra.

 Di certo questo non era così semplice da realizzare.
Ad ogni modo c'era da risolvere il problema di convincere Elvis per qualsiasi novità o cambiamento dell'ultimo momento. Spesso anche la scelta di come impostare l'impianto acustico era motivo di discussione tra gli addetti ai lavori.
Negli anni 50 di certo si usava un altro tipo di tecnologia naturalmente più rudimentale, più semplice, meno efficace nel valorizzare appieno la qualità della voce e del suono....
Negli anni Settanta troviamo due o più enormi scatoloni (altoparlanti) posizionati sul palco. Si vedono chiaramente in Elvis in concert del CBS Special 77.

Questo marchingegno serviva per amplificare la musica in modo che le persone, soprattutto coloro che si trovavano in fondo ai teatri, potessero ascoltare come chi invece era seduto in prima fila e nello stesso tempo si dava la possibilità ad Elvis di ascoltare la sua stessa voce poiché in passato questo non gli era possibile farlo.

Precedentemente Elvis quando suonava con la sua band si fermava e riprendeva a cantare solo grazie a una semplice intesa fatta di sguardi e rapide occhiate tra lui e gli altri musicisti. Naturalmente un ruolo molto importante l'avevano i tecnici del suono.  Elvis ne ebbe alcuni molto bravi, come Clair Brothers.
Prima di ogni concerto si respirava molta ansia per vari e ovvi motivi tra cui la preoccupazione che i suddetti impianti funzionassero bene.
In ogni caso, ogni tour rappresentava un'incognita sotto tutti i punti di vista: sul piano lavorativo, umano e relazionale. In qualsiasi città più che tappe sembrava dover fronteggiare piccole - grandi battaglie. Tutto era lecito. Stratagemmi, furbizie e finzioni, comprese "ferite" da curare e possibilmente guarire.